“Non si possono avere grandi suoni di chitarra senza spendere molti soldi”. Sembrerebbe una provocazione: in questo viaggio tra i pedali per chitarra più rari e costosi è l’amara verità.
Sicuramente si può dire che un setup dispendioso raramente delude, a meno che non sia scelto su specifiche prettamente diverse dal genere che si vuol suonare. Provate ad immaginare James Hetfield con la strumentazione di George Benson…eppure entrambi hanno suoni qualitativamente notevoli.
Se è vero che un bel suono parte dalle mani del chitarrista e subito dopo da una bella chitarra attaccata ad un ampli altrettanto degno, è anche vero che i chitarristi amano spendere milioni in pedalini ed effetti vari, con risultati spesso discutibili. L’introduzione di un effetto nella “catena del suono” è un’operazione molto delicata che, se eseguita con poca cognizione spesso può peggiorare le cose anziché migliorarle. Ma non voglio parlare qui di amplificatori e chitarre, cosa che faccio in modo approfondito nel corso “Chitarre, amplificatori, effetti”. Mi soffermerò invece su alcuni pedali veramente rari e costosi, delle vere chicche per professionisti e appassionati.
Al primo posto troviamo un “Booster”, pedale che serve ad ingrandire il suono. Si chiama “Rangemaster”, realizzato con componentistica di elevata qualità, è molto essenziale, un solo potenziometro per la regolazione del tono e uno switch per boostare il segnale. Valutato tra i 2000 e i 2500 dollari è usato tra gli altri da Eric Clapton e Brian May.
“L’Uni-vibe” di fine anni ’60, celebre perchè usato da Hendrix, è valutato tra i 1300 e i 1500 dollari. Simula l’effetto del Leslie, una grossa ventola posizionata davanti al cono da cui usciva il suono amplificato degli organi hammond. Nei dischi di Jimi possiamo sentire questo caratteristico effetto in brani come “Voodoo Chile” e “The wind cries Mary”.
I pedali “Tycobrahe” prodotti negli anni ’76 e ’77, sono valutati tra i 1100 e 1300 dollari. Rispettivamente un octaver (Tycobrahe Octavia), un wah (Tycobrahe Parapedal) e un pedalflanger (Tycobrahe Pedalflanger). Il Parapedal è stato classificato come un wah, ma è molto più complesso, oltre ad un suono wah alquanto tradizionale, aggiunge un secondo tono molto simile ad un “radicale phaser” o anche ad un sintetizzatore analogico.
Come non menzionare il “Klon Centaur”, un classico moderno, prodotto tra il ’94 e il ’99, il cui prezzo è di circa 1000 dollari. Un booster che può diventare anche overdrive. Il circuito al suo interno è rivestito da resina epossidica per sventare possibili copie del circuito. Lo troviamo sulla pedaliera di chitarristi come Mike Landau, Joe Perry e tanti altri chitarristi con un “bel suono” (perdonate il commento personalissimo!).
Altra vera perla nell’universo effetti è il “Maestro Echoplex Groupmaster” degli anni ’70. Un autentico delay “a nastro” dal suono caldo e antiquato, usato da chitarristi come Scotty Moore e Chet Atkins, costo tra gli 800 e i 1300 dollari.
Concludo con due superclassici degli anni ’60 valutati tra i 700 e i 1100 dollari, un Wah Wah “Vox”e un “Fuzzface”. Questa versione di “Fuzz” benchè sia stata preceduta cronologicamente dal “Maestro Fuzz-tone” e dal “Vox Tone Blender” è rimasta la più celebre nella storia, non a caso è quella usata da Jimi Hendrix.
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mancano i pedali storici di Pete Cornish, Landgraff e Bjorn Juhl