Autore Francesco Pallaro

Ecco la buona notizia: ogni bambino può imparare a cantare o a suonare uno strumento!

È proprio così? Spesso sentiamo alcuni genitori affermare frasi del tipo “mio figlio è stonato”, oppure “mio figlio non è musicale”. Sarà vero? Facciamo un po’ di chiarezza!

Sicuramente ogni bambino matura una sua musicalità. Spesso i bambini che più fanno difficoltà a cantare o suonare hanno vissuto in un ambiente musicalmente povero e per questo non hanno fin da subito maturato la capacità di interagire con i suoni.  Per un bambino è fondamentale vivere in un ambiente ricco di stimoli interessanti capaci di innescare il processo naturale di conoscenza della realtà. Il metodo Gordon, sviluppato per insegnare ai bambini dagli zero ai cinque anni a sviluppare una mente musicale, si basa proprio su questo: costruire intorno al bambino una esperienza di ascolto e di interazione con la musica ricca, complessa e varia. La cosa davvero interessante è che funziona! Per un bambino che nei primi anni di vita ha la fortuna di venire a contatto con un ambiente musicale appropriato, imparare la musica diventa facile e naturale come lo è imparare a parlare! Impari la musica semplicemente stando a contatto con la musica!

E chi da picccolo non ha avuto la fortuna di sperimenare un ambiente musicale ricco? È condannato ad essere stonato? Fortunatamente no! Infatti la didattica musicale si è evoluta e oggi esistono sistemi molto raffinati per permettere ai bambini, ai ragazzi e agli adulti di diventare musicali e cantare o suonare uno strumento. Certo il processo non è più naturale come quello descritto in precedenza, ma i risultati sono davvero molto positivi e incoraggianti! Ogni bambino può imparare a cantare o a suonare ogni strumento. E lo stesso vale per i ragazzi adolescenti e per gli adulti. Spesso sono le nostre false credenze su cosa possiamo o non possiamo fare ad essere il limite più grande al nostro miglioramento!

A questo proposito ecco la situazione peggiore a cui davvero non c’è possibilità di trovare soluzione…

Lo abbiamo visto tante volte e nonostante gli sforzi non c’è stato mai nulla da fare

violinisti

Se un bambino viene etichettato come privo di talento c’è il rischio concreto che finisca per crederci. Se un bambino viene etichettato come stonato finirà per diventarlo. Se i genitori si convincono che il desiderio di suonare del figlio sia solo un capriccio, sarà solo un capriccio. Ogni volta che definiamo ed etichettiamo una persona quella persona tenderà a trasformarsi nel modo in cui la abbiamo definita. È un meccanismo perverso e spietato che ha effetti devastanti nei bambini. È più facile per un genitore dire che il proprio figlio è stonato e mettere una pietra sopra alle sue possibilità di imparare a cantare o suonare uno strumento, che aiutarlo con pazienza a superare i momenti di difficoltà e fornire sostegno e guida. La famiglia ha un ruolo fondamentale anche nel processo di apprendimento della musica.

Allora quando è meglio iniziare a imparare a suonare e cantare?

Prima osservazione: non è mai troppo presto per farlo ed esistono programmi di educazione musicale specifici per bambini di ogni età. Ad esempio la nostra scuola di musica propone per i bambini dagli zero ai cinque anni il corso di avvicinemento alla musica Gordon, basato sulle scoperte della “Music learning theory” e per i bambini dai sei agli otto anni sei specifici corsi di propedeutica: percussioni e metallofono, canto, pianoforte, flauto dolce, chitarra, violino. Ma esistono molte altre proposte davvero valide, basti pensare al metodo Suzuky, al programma Music Together, a specifiche impostazioni didattiche come Orff e Kodaly!

Seconda osservazione: non è mai troppo tardi per iniziare. Molti musicisti professionisti classici e moderni hanno cominciato a suonare il proprio strumento nel periodo dell’adolescenza raggiungendo grandi traguardi! Molte persone hanno iniziato a suonare uno strumento in età adulta, riuscendo a raggiungere risultati soddisfacenti e appaganti! Imparare a suonare da adulti non è come farlo da bambini. Ma la motivazione, la chiarezza di obiettivi e la capacità di comprendere cosa è necessario affrontare per raggiungere la meta possono fare la differenza!  Ognuno può trovare il proprio livello a cui rapportarsi alla musica e trovare in questo un grande appagamento. Qualcosa di importante. Qualcosa in grado di rendere la vita più bella e ricca. Non tutti devono diventare professionisti della musica. Non occorre essere professionisti della musica per fare musica e divertirsi.

Terza osservazione: se un bambino mostra interesse per uno strumento, meglio valorizzare questa curiosità e questa propensione a passare all’azione subito, senza aspettare che abbia inizio il programma di educazione musicale previsto dalla scuola. A patto ovviamente che fisicamente siano già in atto le condizioni per suonare lo strumento scelto, altrimenti meglio trovare una alternativa che soddisfi il desiderio di suonare!